Video Intervista al dott. Di Malta
Ottobre 10, 2024Notiziario ambientale (n°4 – ottobre 2024)
Ottobre 25, 2024INQUINAMENTO AMBIENTALE PCB – POLICLOROBIFENILI
I policlorobifenili, noti spesso con la sigla PCB, sono considerati inquinanti persistenti dalla tossicità in alcuni casi avvicinantesi a quella della diossina.
Come arrivano all’uomo
Quando finiscono nell’ecosistema marino, le microplastiche iniziano ad assorbire sostanze inquinanti e tossiche presenti nell’ambiente, come ad esempio i PCB (policlorobifenili), e vengono ingerite dagli organismi che le scambiano per cibo.
Gli inquinanti si accumulano nei loro tessuti in concentrazioni sempre crescenti via via che si risale la catena alimentare fino a raggiungere l’uomo. Un danno dunque per la nostra salute .
Lo studio
Dalla ricerca è emerso che ormai le microplastiche non sono presenti solo nel pesce ma anche in molti altri alimenti che consumiamo regolarmente come la carne, il pollo, il riso, l’acqua, la frutta e la verdura. La plastica entra nella catena alimentare attraverso i processi di trasformazione degli alimenti e l’imballaggio di questi ultimi.
Danni per la salute umana
I microframmenti arrivano agli esseri umani risalendo la catena alimentare. Da alcune ricerche sembra che alcune possano interferire con il sistema endocrino e che altre siano tossiche per il sistema immunitario.
Le microplastiche rappresentano dunque un rischio anche per la salute dell’uomo.
AMIANTO: ESPOSIZIONE PROFESSIONALE – ETERNIT
I danni alla salute umana causati dall’esposizione a fibre di amianto sono noti ormai da lungo tempo.
Ricerche ed evidenze cliniche hanno nel tempo reso evidente la correlazione fra l’inalazione di fibre di amianto e lo sviluppo di diverse malattie, oncologiche e non oncologiche, prevalentemente a carico dell’apparato respiratorio, in generale caratterizzate da un lungo intervallo di tempo fra l’inizio dell’esposizione e la comparsa della malattia stessa.
Per la maggior parte sono riferite ad esposizioni professionali o, nei casi non professionalmente esposti, derivate da ambiti lavorativi o dalla permanenza in aree con esposizione ambientale legata a fonti di amianto industriali o naturali.
DIOSSINA
La diossina è un agente chimico noto per la sua estrema tossicità e la sua diffusione persistente, capillare e ubiquitaria nell’ambiente. Le diossine non sono sostanze prodotte volontariamente. Per lo più derivano infatti da processi naturali di combustione (come gli incendi di foreste o le emissioni di gas dei vulcani) oppure da specifiche attività umane quali l’incenerimento di rifiuti o i processi di produzione industriale. Attualmente, i cambiamenti nei metodi di produzione degli stabilimenti industriali e, soprattutto, nelle tecniche di incenerimento dei rifiuti, hanno ridotto molto il rilascio di diossine nell’ambiente.
Nel prossimo numero si parlerà di :
MERCURIO
PFAS – SOSTANZE PERFLUOROALCHILICHE – (PFOA – PFOS – )
POSSIBILI RIMEDI